Tutto sulla microfiltrazione dell’acqua

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La microfiltrazione dell’acqua è quel processo di filtrazione in grado di rimuovere dal liquido anche particelle solide piccolissime, di diametro superiore a 0.5 micron (per un confronto considerate che la sezione di un capello umano misura circa 45 micron).

La microfiltrazione dell’acqua non va confusa con l’osmosi inversa, dalla quale differisce perché quest’ultima rende l’acqua praticamente “distillata”, con alterazione nel quantitativo dei sali minerali disciolti.

Scopo della microfiltrazione dell’acqua è invece quello di conferire un sapore e un odore più gradevole all’acqua del rubinetto di casa, che viene privata del cloro e dei suoi derivati ma non dei sali minerali in essa naturalmente presenti: magnesio, calcio, sodio e potassio sono estremamente utili al nostro organismo e protagonisti di svariati processi chimici e metabolici.

L’acqua che proviene dall’acquedotto è in realtà già perfetta così com’è: numerosi controlli vengono effettuati ogni giorno per garantirne la salubrità e l’equilibrio organolettico ideale.

Non si interviene invece soltanto su due aspetti: il contenuto di cloro, la cui addizione è necessaria per l’eliminazione di microbi e batteri, e la presenza di torbidità, possibile effetto del cattivo stato di manutenzione delle tubature o delle vasche di raccolta.

Per privare l’acqua della rete idrica di questi soli elementi “fastidiosi” e percepirne tutta la sua reale gradevolezza è sufficiente riportarla allo stato originario, senza additivi chimici e impurità solide.

Per far questo occorre acquistare o noleggiare un erogatore d’acqua da installarsi in casa o in ufficio, che rende l’acqua appetibile al consumo umano proprio grazie alla microfiltrazione.

I migliori impianti di depurazione delle acque domestiche

Gli erogatori d’acqua possono essere considerati alla stregua di piccoli impianti di depurazione delle acque domestiche destinate al consumo alimentare. Sono molto pratici perché permettono, soltanto con l’apertura dell’ugello, di riempire subito un bicchiere o una caraffa di acqua purissima perché microfiltrata.

Alcuni modelli ospitano anche la ricarica di CO2 che permette di erogare acqua frizzante, altri ancora offrono acqua fredda e acqua calda, già pronta per la preparazione di drink, infusi e tisane. 

Pensate alla comodità di questi dispositivi anche in ufficio, dove occorre mettere a disposizione dei dipendenti un’acqua che sia sicura, buona e sappia soddisfare preferenze diverse. C’è chi, infatti, preferisce bere acqua a temperatura ambiente, chi la vuole fredda, chi effervescente, ecc.

Gli erogatori ACQUALYS in particolare sono stati sviluppati in una vasta gamma di modelli, destinati all’uso in casa, in ufficio, nei bar, nei ristoranti, negli hotel, nelle sale mensa, ecc. 

I nostri erogatori si basano inoltre su un complesso sistema di microfiltrazione dell’acqua, sono facili da installare e permettono di risparmiare dal 20% al 40% rispetto quanto si spende acquistando acqua in bottiglia o nei boccioni.

L’acqua ACQUALYS è quindi sempre fresca, sicura e purificata, priva di retrogusti indesiderati. Se però l’acqua del vostro rubinetto non ha solo un cattivo sapore ma è anche eccessivamente calcarea potete valutare di ricorrere agli addolcitori d’acqua.

Addolcitori d’acqua: quando e perché acquistarli

Vi sarà forse capitato di notare incrostazioni di calcare significative intorno ai miscelatori dei vostri lavandini o aloni bianchi sulle foglie delle piante di casa: sono tutti indizi di un’acqua molto calcarea, che è anche assai dannosa per gli elettrodomestici e porta ad un consumo energetico maggiore.

Per scoprire se l’acqua di casa è eccessivamente ricca di calcare e sali minerali cristallizzati si può eseguire una misurazione presso un laboratorio di analisi privato. A questo proposito giova anche ricordare che i dati relativi alle caratteristiche dell’acqua pubblica in una determinata zona devono essere messi a disposizione dal comune al cittadino che ne fa libera richiesta.

L’unità di misura della durezza dell’acqua sono i gradi Francesi (°F), che permettono di classificare le acque in: 

  • molto dolci: fino a 4°F;
  • dolci: da 4°F a 8°F;
  • mediamente dure: da 8°F a 12°F;
  • discretamente dure: da 12°F a 18°F;
  • dure: da 18°F a 30°F;
  • molto dure: oltre 30°F.

Secondo il DL 31/01 le acque sono considerate potabili quando la durezza è compresa tra 15 e 50 °F, dunque la durezza dell’acqua non influisce sulla sicurezza per il consumo alimentare umano. Influisce però sulla nostra quotidianità e sull’economia domestica sotto diversi punti di vista.

Un’acqua troppo dura provoca incrostazioni e ostruzioni delle tubature, penalizza la capacità di lavatrici e lavastoviglie e influisce sulla buona riuscita dei cicli di lavaggio: le stoviglie risultano macchiate e il bucato ingrigito e duro. 

Questo, tra l’altro, ci spinge ad utilizzare un maggior numero di prodotti addolcitori dell’acqua come gli ammorbidenti, spendendo più denaro e inquinando l’ambiente. L’acqua troppo calcarea inibisce anche l’efficacia del sapone, sulla base dello stesso fenomeno che rende impossibile lavarsi con i detergenti nell’acqua di mare: il calcio in eccesso forma infatti sali insolubili con molti tensioattivi.

La tecnologia viene però in aiuto delle famiglie perché è possibile acquistare dispositivi che si collegano all’impianto idrico domestico e addolciscono l’acqua attraverso un processo di scambio degli ioni a carica positiva (gli ioni di calcio e magnesio) con minerali come sodio e potassio.

Gli addolcitori d’acqua sono dunque molto utili per preservare l’integrità di serpentine e rubinetti, per ridurre l’uso di detergenti e per risparmiare energia impostando cicli di lavaggio più brevi. Anche l’efficienza delle caldaie ne guadagna, con un risparmio energetico stimato tra il 15% e il 20%. 

 

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