Addio ai boccioni d’acqua

La “questione plastica” non smette di essere al centro del dibattito e delle preoccupazioni di cittadini e istituzioni. Ma mentre il legislatore si dà da fare lavorando sulla plastic tax (con la quale a breve si tasserà tutta la plastica di tipo usa e getta) la diffusione di distributori di bottigliette d’acqua e boccioni d’acqua è ancora alta in Italia.

Entrambi i sistemi hanno in comune il fatto che acqua e bevande vengono confezionati utilizzando contenitori in PET, difficili da smaltire e gravemente inquinanti se dispersi nell’ambiente. Certo, il boccione d’acqua non è esattamente un tipo di plastica usa e getta e, dal punto di vista della sostenibilità ambientale, andrebbe preferito alle bottigliette. Ma si tratta pur sempre di un prodotto desueto, specie se messo a confronto con gli enormi vantaggi offerti dai distributori acqua a rete idrica. 

Gli erogatori d’acqua che si allacciano alla rete dell’acquedotto offrono infatti al consumatore la stessa acqua di rubinetto, ma purificata e microfiltrata: al sapore spesso sgradevole si sostituisce un gusto ottimo, al danno ambientale un comodo sistema per bere acqua a km zero, senza sensi di colpa. 

Gli svantaggi dei boccioni d’acqua

Le motivazioni a sostegno della causa dei distributori d’acqua a rete idrica sono numerose. Sotto tutti i profili esaminati i boccioni acqua appaiono una tecnologia superata e non più conveniente.

Boccioni acqua e salvaguardia della salute

Come succede anche per l’acqua imbottigliata, sui boccioni acqua si proietta l’ombra delle microplastiche che potrebbero essere rilasciate nel liquido e poi ingerite. In generale, la permanenza dell’acqua all’interno dello stesso contenitore per svariati giorni non è salutare perché aumenta il rischio che si formino batteri e altri patogeni potenzialmente pericolosi. Ancora peggio se il boccione acqua, anziché essere sostituito, viene trattato come vuoto da riempire nuovamente: questa pratica migliora la reputazione del sistema dei boccioni d’acqua sotto il profilo ambientale, ma la peggiora sotto il profilo della sicurezza alimentare!

Boccioni acqua ed ecologia

I boccioni acqua sono fabbricati con il PET, un materiale plastico durevole e per niente biodegradabile, che andrebbe correttamente smaltito a fine vita. In realtà solo una minima parte della plastica prodotta va incontro a un processo di riciclo mentre una larga fetta finisce per infestare i mari, i corsi d’acqua e la terra. Inoltre per produrre un recipiente in PET (le bottiglie di acqua minerale, per esempio, e gli stessi bottiglioni d’acqua usati negli uffici) occorrono molta acqua, molto petrolio e molta CO2. L’anidride carbonica entra in gioco anche quando pensiamo al processo di distribuzione del prodotto, che viaggia su strada dentro i camion, in condizioni di trasporto che sfuggono al controllo del consumatore finale.

La differenza con il distributore d’acqua che si collega alla rete idrica è lampante: in questo caso si tratta di acqua a km zero, che non deve essere confezionata né trasportata e la cui produzione non costa nulla all’ambiente.

Boccioni acqua e sicurezza sanitaria

Tutti i sistemi di fornitura dell’acqua da bere che non comportano un contatto fisico tra il bordo del bicchiere e l’ugello di erogazione sono da preferire. I moderni distributori d’acqua a rete idrica (come Jolly by ACQUALYS) permettono di scegliere il tipo di acqua desiderato senza toccare alcun pulsante e di ricevere il prodotto senza necessità di contatto alcuno. Si tratta di un beneficio importante che, durante l’emergenza Covid-19, permette di coniugare il risparmio della plastica con l’elevazione dei livelli di sicurezza sanitaria.

Boccioni acqua e praticità

I boccioni d’acqua vanno sostituiti periodicamente. Questo significa che occorre incaricare un dipendente della gestione ordini, predisporre uno spazio adeguato al corretto stoccaggio e permettere l’ingresso dei manutentori in ufficio (o, in alternativa, sostituire il boccione acqua da sé, con il rischio di farsi male alla schiena).

Installando un distributore d’acqua invece tutto quello che si deve fare è procedere a una breve e facile manutenzione al sistema di filtraggio circa due volte l’anno. L’acqua del distributore costituisce una riserva infinita sempre disponibile e per ottenerla basta premere un pulsante. È inoltre possibile scegliere tra diversi tipi di acqua: non solo naturale, ma anche frizzante, calda e fredda.

In conclusione possiamo ritenere che il sistema di approvvigionamento dell’acqua in boccioni sarà presto abbandonato nella maggior parte degli uffici e delle attività commerciali: questa tendenza è confermata anche dai dati di Watercoolers Italia secondo cui la diffusione dei distributori d’acqua a rete idrica è stata negli ultimi anni in aumento costante (nel 2020 + 50%).

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